I D.S.A. sono disturbi delle abilità scolastiche, di tipo settoriale, che riguardano difficoltà della lettura, della scrittura e del calcolo, in presenza di una intelligenza nella norma.
I D.S.A. sono determinati da componenti neurobiologiche che comportano un utilizzo diverso dei circuiti cerebrali.
Secondo la classificazione internazionale dell’OMS ICD-10, i D.S.A. sono inclusi nella categoria F81 e comprendono: dislessia – disortografia – disgrafia – discalculia.
Nonostante il quoziente di intelligenza nella norma, la capacità di questi bambini di apprendere codici alfabetici e numerici resta limitata.
E’ fondamentale sottolineare che nell’analisi delle specifiche problematiche legate ai Disturbi Specifici dell’Apprendimento, occorre in primis tener presente che …“I DSA hanno un importante impatto sia a livello individuale (frequente abbassamento del livello curriculare conseguito e/o prematuro abbandono scolastico), sia a livello sociale (riduzione della realizzazione delle potenzialità sociali, relazionali e lavorative dell’individuo)” – (Consensus Conference, p.8), con notevoli ripercussioni sul percorso di crescita individuale.
Per bambini e ragazzi con D.S.A. alle problematiche di apprendimento, si aggiungono le inevitabili ripercussioni che tali difficoltà acquistano in ambito relazionale e sociale; ripercussioni che investono non solo il ragazzo ma l’intero nucleo familiare.
Gli adulti che entrano quotidianamente in relazione con tali bambini/ragazzi, tra questi in primis i loro genitori, si rendono conto di come gli ostacoli che essi incontrano a scuola li porti spesso ad essere demotivati, disinteressati e costantemente frustrati innanzi agli insuccessi scolastici.
Troppo spesso nuclei familiari con presenza di ragazzi con D.S.A., denuncia la sensazione di disorientamento, disinformazione, spesso immobilità adottata come strategia funzionale a non “fare ulteriori danni” in mancanza di conoscenze specifiche ed indicazioni di supporto .
Tali circostanze invitano ad allargare l’attenzione a diversi aspetti della vita dei bambini e ragazzi con D.S.A., puntando fortemente a favorire un contesto relazionale in cui il bambino si senta supportato, compreso e pienamente accettato, al di là di come e quanto apprende.
In tale processo acquista importanza fondamentale l’approccio genitoriale alla problematica D.S.A., aspetto questo sin ad ora poco valorizzato e sostenuto tanto che rari sembrano essere, nel Lazio, iniziative e spazi di valorizzazione e confronto tra esperienze genitoriali. Certo localmente sono presenti strutture specializzate di supporto, ma le stesse mirano prioritariamente allo screening del disturbo ed alla successiva presa in carico del ragazzo e raramente del nucleo genitoriale .
E’ a partire da tali considerazione frequentemente riportate sia da genitori di bambini con DSA , con i quali la cooperativa Askesis si è confrontata negli anni passati , ma anche frequentemente riscontrate sul WEB in siti di settore, che muove la proposta progettuale.